Dopo un incontro tra il Ministro per lo Sport Andrea Abodi e i vertici del Coni, del calcio e del basket sulla creazione di un’Autorità tecnica, indipendente e rispettosa dell’autonomia dello sport, emergono nuove prospettive per la riforma dei controlli sulle società calcistiche.
Il Ministro Abodi ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro, durante il quale tutte le parti hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e punti di vista. Ha chiarito che il testo discusso rappresentava solo un’ipotesi di lavoro e che ora verranno valutati tutti i suggerimenti raccolti prima di portare il decreto legge ad uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
L’incontro ha rappresentato un momento cruciale per spiegare le ragioni che hanno portato alla proposta di creare una nuova Autorità indipendente per i controlli finanziari e per il rispetto degli adempimenti fiscali delle società professionistiche. Abodi ha sottolineato che l’autonomia dello sport, insieme alla trasparenza, al rispetto e alla equa competizione, sono le priorità del suo mandato.
Una delle principali novità emerse dall’incontro è che l’Agenzia di vigilanza economica e finanziaria prevista dal documento non sarà più una struttura governativa, ma diventerà un’Authority indipendente. Tuttavia, rimane aperta la questione delle nomine, che Abodi vorrebbe di tipo politico, suscitando alcune criticità.
La Figc, rappresentata da Gabriele Gravina, ha espresso preoccupazione riguardo al possibile contrasto con le regole internazionali che vietano l’interferenza politica nelle attività delle federazioni sportive nazionali. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha respinto l’ipotesi di un’Autorità, sottolineando l’importanza di rispettare le regole internazionali che regolano lo sport.
Tuttavia, il Ministro Abodi ha assicurato che il testo verrà modificato e che sarà data l’opportunità di discutere e proporre aggiustamenti. La Lega Serie A ha annunciato che discuterà della questione nell’assemblea del 15 maggio, mentre sono in corso dialoghi con UEFA e FIFA per trovare una soluzione condivisa.
In conclusione, nonostante le divergenze emerse durante l’incontro, sembra che vi sia un’impegno comune nel trovare una soluzione che rispetti l’autonomia dello sport e le regole internazionali, garantendo al contempo la trasparenza e l’equità nel mondo del calcio italiano.
Il Capitale 