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Proteste e Sciopero a Milano: Dipendenti di Nielsen Media Italy Combattono per i Loro Posti di Lavoro

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Le decisioni prese dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti, stanno causando agitazione e preoccupazione tra i dipendenti di Nielsen Media Italy, con sede nel centro direzionale di Assago Milanofiori. La società, coinvolta nell’analisi dei dati e nella misurazione del mercato, ha annunciato una procedura di mobilità che porterà alla perdita di circa sessanta posti di lavoro a Milano, scatenando una reazione decisa da parte dei lavoratori.

I dipendenti hanno proclamato una settimana di sciopero, iniziata il 23 aprile e in programma fino alla mattina di lunedì, per protestare contro questa procedura di mobilità che minaccia i loro mezzi di sostentamento. La decisione di Nielsen di trasferire alcune funzioni in Paesi dove il costo del lavoro è inferiore, come India, Messico, Polonia o Albania, ha scatenato la rabbia dei dipendenti che vedono minacciati i propri diritti e la stabilità lavorativa.

Giuseppe Nardozza, delegato sindacale della Filcams-Cgil e dipendente Nielsen da 33 anni, ha denunciato il tentativo dell’azienda di tagliare i costi del lavoro a scapito dei dipendenti, spostando funzioni in altri Paesi dove il personale è pagato molto meno, anche se lavora per l’Italia. La mobilità proposta dall’azienda rischia di danneggiare la qualità del lavoro svolto e di favorire una situazione di dumping sociale, secondo i sindacati.

La vertenza ha fatto approdare i sindacati davanti a Confcommercio per negoziare con l’azienda e chiedere di ritirare il piano di mobilità. Nel frattempo, lo sciopero dei dipendenti continua e potrebbe essere seguito da ulteriori mobilitazioni, in un settore già alle prese con la sfida dell’intelligenza artificiale e del machine learning applicato all’analisi e alla raccolta dei dati.

Questo non è il primo scontro tra i dipendenti di Nielsen e l’azienda: già in passato, a settembre, i dipendenti erano scesi in piazza a Milano a causa di un cambio di appalto che coinvolgeva i “tecnici di campo” dietro le quinte dell’audience televisiva. La situazione resta tesa, con Nielsen che cerca di ridurre al minimo gli effetti dello sciopero sui clienti, ma i dipendenti rimangono determinati nella loro lotta per i loro diritti e la loro sicurezza lavorativa.

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